E' un generale clima di fiducia, accompagnato da una composta soddisfazione, quello che si è potuto percepire oggi all'uscita del Palazzo comunale, dopo l'incontro tra le associazioni, il regista Massimo Piparo e l'amministrazione comunale di Patti.
La lunga e partecipata discussione, con un Piparo interessato e sincero, ha avuto come esito primario quello di far assorbire all'amministrazione comunale l'idea di una svolta qualitativa nella gestione del teatro e delle arti nel nostro comune. Idea che sfocerà, ormai certamente, nell'impegno della Giunta comunale di organizzare - tramite una consulta delle arti e la consulenza (non più direzione artistica) di un esperto come Massimo Romeo Piparo, una stagione teatrale non affidata ai privati ( di responsabilità collettiva, se così si può dire) che unisca i prodotti delle compagnie pattesi ad alcuni spettacoli di risonanza maggiore, che le associazioni vogliono fissare in un numero minimo di 3. Per fare questo è necessario un impegno di spesa del Comune e la partecipazione attiva delle associazioni nella gestione dello "sbigliettamento" e degli abbonamenti relativi a tutti gli spettacoli offerti. Con molta approssimazione, il Comune dovrebbe impegnare (per poi recuperare in parte o del tutto) una somma minima di 20mila euro per l'acquisto degli spettacoli e le spese necessarie. Su questo pare si possa trovare un'intesa tra le parti. E ci si sta lavorando.
Un altro canale della discussione, solo in parte staccato da quanto detto fin ora, è quello del bando di affidamento del Cine Teatro e di tutto ciò che concerne la gestione della struttura pubblica di via Trieste.
Nel bando dovranno essere assorbiti - secondo gli auspici delle associazioni - le indicazioni presentate in seno alla nota proposta e cioè il cosiddetto "tariffario" (per l'utilizzo da parte dei cittadini della struttura in questione), la compilazione di un inventario pubblico della strumentazione e degli arredi, e l'aumento delle giornate concesse a titolo gratuito e con patrocinio.
Ancora da definire invece sono due questioni fondamentali. Innanzitutto scegliere se affidare ai privati solo la stagione cinematografica o se, lasciare loro la possibilità, nell'ambito delle nuove condizioni previste dal bando, di poter realizzare altri eventi, anche teatrali.
In secondo luogo decidere se sia il caso di mettere mano al portafogli per una ristrutturazione del Cine Teatro prima dell'avvio delle nuove attività.
La prima questione è molto più complessa di quanto non appaia: probabilmente si dovrà scegliere se oggetto dell'affidamento a privati, quindi del bando, è la struttura o la stagione cinematografica. Le due cose hanno connotati radicalmente differenti: nel primo caso, seppur con tutti i vincoli che verranno previsti, la struttura è legalmente affidata ad un terzo e quindi alcune competenze dovranno esser regolate con moltissima attenzione onde evitare interpretazioni non univoche e problemi legali; nel secondo caso, invece, è il Comune che resta gestore della propria struttura e che discerne il momento cinematografico da quello teatrale affidandoli rispettivamente ad un privato con determinati requisiti e a una consulta delle arti, cioè a un organo di cui si dota l'amministrazione comunale. Durante la riunione di stamane, di tutto ciò non si è discusso; mentre è stato argomento di dibattito la questione della manutenzione straordinaria del Cine teatro: il Sindaco, Pippo Venuto, ha fatto intendere che l'amministrazione sarebbe orientata a impegnarsi nei lavori di risistemazione dello stabile solo ad affidamento completato, facendo intravedere, anche in questa occasione, l'intenzione di trovare un vero e proprio gestore della struttura. Con esso, successivamente, accordarsi per la manutenzione.
Tutti questi argomenti saranno oggetto dei prossimi incontri: l'amministrazione, gli assessori e i responsabili di settore si sono impegnati a coinvolgere le associazioni, già dalla prossima settimana, nella fase di preparazione del bando di gara.
Ma si ricordino una cosa: non è solo una questione formale o amministrativa, ci sono in ballo scelte ideologiche ben precise.
Sebastian Recupero