Pubblichiamo la versione integrale del comunicato stampa:
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E’ nato, ufficialmente il 3 ottobre scorso a Patti, il Circolo dei Nebrodi di Sinistra Ecologia e Libertà intitolato a Pier Paolo Pasolini. Il movimento politico che da più di un anno e mezzo opera su tutto il territorio nazionale, e di cui è portavoce il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, si da ora la forma del partito: il 22, 23 e 24 ottobre a Firenze, infatti, si terrà il Congresso fondativo al quale prenderà parte anche un rappresentate del Circolo Nebrodi.
Il referente del circolo, almeno per il primo periodo, sarà Sebastian Recupero; mentre al Coordinamento provinciale – durante il Congresso tenutosi a Messina l’8 ottobre - sono stati eletti Donata Ingrillì (già sindaco di Mirto), Sara Marino Merlo, Emanuele Marchese, Francesco Mastrolembo.
Il Circolo dei Nebrodi nasce come laboratorio politico permanente per radicare sul territorio la linea programmatica del partito e declinarla, in particolar modo, su quelle che sono le sfaccettature e le tematiche locali, senza per questo rinunciare ad affrontare e interpretare temi di più largo respiro.
Le ragioni della nostra scelta e il coinvolgimento nel nostro circolo di un’ampia maggioranza di giovani e giovanissimi (circa l’80 % degli iscritti, al 25 settembre, sono sotto i 30 anni), sono da ricercare nella necessità di un cambiamento reale della politica e nel fallimento del sistema partitico-clientelare attuale. Anche l’allontanamento dalle ideologie del Novecento, che, invece di gettare le basi per un nuovo discorso di riforma del quadro sociale e di riorientamento delle abitudini del cittadino globale ha lasciato spazio alle dannose anime populiste da una parte, e neoliberiste dall’altra, ci impone oggi di ricercare con forza la strada della sinistra, dell’ecologia e della libertà partendo da chi ancora possiede dei sentimenti buoni e delle “energie pulite”.
Ci ispira la necessità di porre un argine al disfacimento del senso democratico, alla privazione della dignità d’ogni cittadino, legata al voto di scambio, diretto e indiretto, e alla ricerca del consenso di una casta di politici che non hanno come obiettivo la trasformazione della realtà sociale – che ammetta anche la loro scomparsa – ma semplicemente il mantenimento dello stato attuale delle cose. In questo senso leggiamo negativamente la nascita di nuovi partiti che hanno una confusa vocazione identitaria a difesa delle ragioni della Sicilia, oppure il moderatismo di movimenti che si staccano da partiti già esistenti e che sono unicamente tesi alla difesa di posti di potere: pensiamo alle varie costole staccatosi da già ambiguo MPA, come il nuovo movimento di Cateno De Luca, oppure il Pid (Popolari per l’Italia di Domani) del condannato per favoreggiamento semplice ad esponenti della criminalità organizzata, Salvatore Cuffaro, e di Calogero Mannino. Essi rappresentano chiaramente ciò che noi non vogliamo essere: lottizzatori della democrazia, perpetuatori di una politica vecchia e dannosa.
La Sicilia, e la Provincia di Messina, rappresentano l’emblema di quanto la democrazia sia stata abbattuta dal linguaggio e dalla metodologia baronale: fenomeni come l’assistenzialismo e, peggio, come il clientelismo, hanno impedito il progresso di un’intera civiltà, tenendoci ancorati ad uno status quo che ha permesso il controllo più marcato del territorio da parte degli uomini di potere. E ogni qualvolta che si è provato a fare qualcosa di innovativo che indirizzasse il nostro sviluppo sociale verso direzioni nuove - come il caso degli impianti eolici in Sicilia, e in particolar modo sui Nebrodi - quel sistema corrotto e scollato dalla logica della democrazia come unico strumento che ci possiamo dare per fare davvero il bene di tutti, ha, ancora una volta, permesso un misero fallimento. Un fallimento della politica e della società che permette tutto ciò.
La nostra attenzione sarà rivolta verso tutti gli ambiti dell'organizzazione sociale, attraverso il perseguimento di nuovi modelli di sviluppo in senso sostenibile, ponendo al centro, in maniera assoluta, il diritto al lavoro e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, messa a repentaglio dal sistema economico e finanziario globale, dalla precarietà, e da certe politiche di prepotenza.
Nei prossimi mesi il nostro Circolo proporrà dibattiti pubblici con modalità di partecipazione innovative, che richiederanno un contributo serio a tutti i cittadini, su tutto il territorio dei Nebrodi. Nel frattempo auspichiamo una libera adesione a SEL da parte di moltissimi altri giovani e meno giovani che vogliono contribuire davvero, nel quadro dell’abolizione della vecchia politica e dei vecchi metodi.
Sinistra Ecologia e Libertà - Circolo dei Nebrodi "Pier Paolo Pasolini"
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da Redazione
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