Io non so esattamente dove sto conducendo questa vita mia, so che ho il mio passo, i miei due occhi, e lo strapiombo dietro di essi. Io so che mi volto, e per tutta la vita mi volterò.
Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi case e colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
E. Montale
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