giovedì 10 novembre 2011

Eravamo un paese di volontari e siamo diventati un paese di esperti

E' appena passato poco più di un trimestre dall'insediamento del nuovo Sindaco, ma già abbiamo vissuto due distinte fasi.
La prima fase fu quella dei volontari che zelantemente, folgorati da un'improvviso (quanto passeggero) senso di cittadinanza, si sono prodigati pulendo, spazzando, potando e tagliando per ridare lustro alla riamata città. Passato però il provvisorio senso di volontariato si sono deposte la stragrande maggioranza di scope e rastrelli.
Oggi, passata la "fase volontari", assistiamo a quella di "esperti". E' notizia di questi giorni la nomina di altri diciassette nuovi collaboratori (soggetti esperti), a cui si aggiungono gli altri nominati precedentemente per un totale di una ventina di persone, che adesso compongono lo staff del sindaco!
Passando la lista dei nomi ci si accorge che la gran parte degli esperti, tutti a titolo gratuito, sono persone che in prima o in seconda battuta hanno sostenuto l'elezione dell'attuale sindaco.
Più del sessanta percento di questi erano candidati consiglieri che sono stati più o meno sonoramente bocciati dal voto dei cittadini!
Sorvolando sulle questioni poco etiche di questa o quella nomina e tralasciando l'opportunità di far svolgere funzioni di indirizzo e di programmazione a persone bocciate dal giudizio dei cittadini, mi chiedo se basta essere un'amante dello sport per fare l'esperto alle politiche sportive, se basta aver fatto per molti anni il professore per essere esperti in politiche scolastiche, se basta avere voglia di turismo per essere esperti di promozione turistica, se basta essere giovani e intraprendenti per essere esperti di politiche giovanili, se basta essere iscritti ad un corso di economia per essere esperti di politiche di bilancio, se basta vivere e magari amare il centro storico per essere esperti per il centro storico, se basta essere un uomo colto per essere esperti alle politiche culturali, se basta avere una spiccata creatività per essere esperti di grandi eventi, se basta scrivere libri di storia e archeologia per essere esperti di aree archeologiche e musei e se basta amare gli animali per essere degli esperti di politiche per gli animali.
Ci tengo a precisare che il mio non vuole assolutamente essere un attacco personale verso nessuno dei nominati esperti, tra l'altro alcuni li conosco personalmente e ne ho stima, ma mi pare doveroso che la cittadinanza conosca quali criteri meritocratici hanno portato alla loro nomina!
L'unico merito che ad oggi appare evidente, per la maggior parte dei nominati, è solo quello di essere stati dalla parte giusta in campagna elettorale!


Scritto da: Carmelo Ceraolo

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