Ecco la versione integrale del comunicato stampa di legambiente circolo dei nebrodi: "Da tre anni il gruppo pattese di Legambiente Nebrodi si interessa del tema dell'acqua, in tutte le sue varianti. Nel mese di Novembre 2009 sono state raccolte, insieme con l'Associazione 9 Maggio, più di 1300 firme in calce ad una petizione cittadina (depositata con protocollo n. 19979 del 27/11/09) contraria alla privatizzazione dell'acqua (introdotta dall'art. 23-bis della L. 133/2008, poi modificato dalla L. 166/2009), petizione sottoscritta da 13 consiglieri comunali su 20. Alla presentazione delle firme sono seguiti incontri con consiglieri (di entrambi gli schieramenti) e assessori al fine di riuscire ad avere una pronuncia formale del consiglio comunale che permetta al coordinamento siciliano degli Enti locali di presentare il numero di firme necessarie all'introduzione di una legge regionale che di fatto blocchi l'obbligo alla privatizzazione dell'acqua previsto dalla legge nazionale. Il sindaco di Palma di Montechiaro il 4 febbraio di quest'anno ha inviato a tutti i sindaci e presidenti dei consigli comunali siciliani una lettera di sollecito perchè si attivino per appoggiare appunto la proposta di legge regionale, che deve essere presentata all'Assemblea Siciliana entro Febbraio. Chiediamo: il Sindaco di Patti ha letto questa lettera? Ha avviato qualche iniziativa in proposito anche al fine di aderire al coordinamento regionale? Il consiglio comunale, che pure ha firmato a larga maggioranza la petizione, sa e vuole trovare il tempo o la voglia di deliberare per questo sacrosanto diritto dei cittadini.? Numerosi sono i comuni siciliani che hanno già aderito a questa campagna, ma ancora una volta l'Amministrazione pattese non è riuscita ad esprimere una posizione a causa di una maggioranza autoreferenziale ed una opposizione inconcludente. Per il prossimo 24 Febbraio è previsto un consiglio comunale che ci auguriamo affronti finalmente la questione, ma nel caso, più che probabile, che ciò non avvenga chiediamo la convocazione di un consiglio straordinario dedicato a questo tema. Siamo convinti che anche da questi semplici e non onerosi atti passi il recupero di una visione politica del bene pubblico, capace finalmente di alzare lo sguardo dalla contemplazione del proprio ombelico. Legambiente Circolo dei Nebrodi - Gruppo di Patti"
A mio avviso è incredibile che dal 27 novembre scorso, data in cui sono state depositate 1315 firme, il consiglio comunale non abbia avuto il tempo di trattare l'argomento e di deliberare! La velocità con cui il comitato si è mobilitato nel raccogliere adesioni alla petizione, le firme sono state raccolte in quattro giorni, stride con la lentezza di questo consiglio comunale!
Mercoledì avremo un'altra seduta, ma il punto in questione è slittato ben all'ottavo posto: dopo la questione ATO, dopo quella della villa romana, dopo l'ennesimo debito fuori bilancio, dopo la discussione su una variante al piano regolatore (hanno ancora il coraggio di far costruire!!!), ancora dopo aver parlato della viabilità della strada Provinciale 119 e della bratella autostradale e dopo un inspiegabile question-time di metà seduta.... Poi finalmente:“Gestione del servizio idrico integrato – discussione in merito”. Chi segue o ha seguito un consiglio comunale di Patti sa bene che la media dei punti trattati è molto bassa, uno o due al massimo, quindi si prevedono almeno altri tre mesi di attesa!
Il problema è che non c'è più tempo da perdere, perchè oltre la modifica dello statuto l'obiettivo è quello di deliberare una proposta di legge per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico in tutta la Sicilia. Però è necessario che almeno quaranta Consigli comunali e cinquecento mila abitanti (limite fissato dallo Statuto regionale) deliberino la stessa proposta di legge. I comuni più attenti e con gli amministratori più virtuosi lo hanno fatto il 4 dicembre scorso, gli altri hanno 90 giorni di tempo (cioè fino al 4 Marzo), Patti di questo passo non lo farà, distinguendosi negativamente!
Ma il Sindaco, che ha ricevuto la lettera da parte del sindaco di Palme di Montechiaro (l'ha inviata a tutti i sindaci siciliani) e i consiglieri che si sono tutti dichiarati più volte contrari alla privatizzazione dell'acqua sono a conoscenza di questo termine? Forse sono distratti a furia di fare comunicati stampa in cui dichiarano la loro contrarietà alla gestione privata dell'acqua (quelli del PD ne hanno fatti ben 2) o sono troppo impegnati a lanciarsi accuse provocatorie tramite la stampa (manco fossimo in piena campagna elettorale...)????
Speriamo che qualcuno accolga questo appello accorato e acceleri l'iter magari convocando una seduta straordinaria anche di pochi minuti per trattare la questione!
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