martedì 9 marzo 2010

Una casa per il futuro

A.A.A. casa per il futuro della nostra comunità cercasi.

Salve, sono il Futuro. Ho sempre vissuto a Patti e devo dire che la gradevole vita della provincia mi ha spesso reso felice. Tuttavia ho sempre sperato di essere migliore del passato ma spesso non ci sono riuscito. Ho cominciato ad avere dubbi sulla mia possibile entità quando la mia vita veniva spezzettata e spostata in strutture precarie. Ho avuto paura di non poter più crescere, ma per anni mi hanno rassicurato. Mi hanno sempre fatto ripartire da soluzioni e situazioni nuove: ma già precarie. Comunque mi sono fidato.
Purtroppo le belle speranze dei miei figli non sono mai bastate, ed oggi mi ritrovo nella situazione di poter restare a breve senza una casa. Senza più un tetto.
Il 15 marzo scade il bando con il quale, i soliti cattivi e sprovveduti, anche stavolta, si trovano a dover affrontare un problema rimandato per anni. Un problema nascosto. Coperto.
Mio padre è il Futuro della Provincia di Messina, ed è molto preoccupato per i suoi figli. I miei fratelli che vivono a Giampilieri, San Fratello, Caronia adesso mi dicono che sono loro quelli più a rischio, e che se non si agisce subito andranno incontro ad una morte certa. Ma io, che li capisco e che so quanto questo sia vero, mi domando perché i problemi debbano arrivare sempre alla loro configurazione peggiore: perché l'uomo ha bisogno delle emergenze per tornare all'azione ragionata.
Io vivo a Patti da più di 1000 anni e di emergenze ne ho dovute affrontare tante, ma ho sempre pensato che la mia casa, con le sue solide basi, dovesse essere il punto forte di una esistenza senza più emergenze. La mia casa è la scuola: la madre della conoscenza. E senza la conoscenza io non esisto: senza la conoscenza non c'è alcun futuro.
Tutte le strutture per la conoscenza secondaria di Patti non vanno certo a formare una condizione abitativa ottimale, ma mi sono sempre adattato. Una di queste strutture, che compongono la mia casa, vive la situazione peggiore di tutte sin dalla sua nascita: il liceo scientifico.
Fino al 15 marzo si cerca un'altra soluzione provvisoria: un posto con una storia sua e che quindi non sarà mai adeguato. Ma purtroppo, visto che in 40 anni gli uomini cattivi della Provincia non hanno mai investito su una casa nuova e su un futuro sicuro, adesso la necessità di non morire mi impone di sperare assieme agli uomini e di riuscire, almeno, a sopravvivere.
Io aspetto... ma se il 15 marzo resterò senza casa, non potrò più accompagnare le ambizioni di questa città. Se non la morte, una privazione d'anima.


Sebastian Recupero

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