venerdì 10 dicembre 2010

Legambiente denuncia il ritorno dei rifiuti nel Torrente Provvidenza

La battaglia di Legambiente per la pulizia del torrente parte dal 2007 e dopo due anni di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini, di giornate di volontariato, di petizioni e di intermediazione con le istituzioni, nel 2009 la Protezione Civile decide di inserire il Torrente Provvidenza di Patti in un progetto regionale di recupero dei torrenti, stanziando 50.000 EURO.
La pulizia dell'alveo viene effettuata e le montagne di rifiuti trasferiti in discarica, però a quest'intervento non è seguita, né da parte della Protezione Civile né da parte del Comune di Patti, la regolamentazione ed il controllo degli accessi all'alveo del torrente.
Non dando ascolto ai continui richiami del Gruppo locale di Legambiente e con il solito rimpallo di responsabilità e competenze, l'invito ad intervenire celermente non è stato accolto, e ancora oggi l'alveo del Torrente è di libero accesso. Purtroppo questo comporta il serio rischio di vanificare il lavoro di pulizia e di recupero ambientale fatto, in quanto lo scarico di rifiuti, materiale inerte soprattutto, è ripreso.
Il Gruppo di Patti del Circolo di Legambiente continua il suo lavoro e oggi denuncia questo stato di cose!


Di seguito pubblichiamo l'esposto inviato all'ufficio del Genio Civile di Messina, alla Provincia Regionale di Messina, all'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina, alla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina, al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Catania, al Comando della Polizia Municipale di Patti ed alla Procura della Repubblica:

Oggetto: abbandono di rifiuti nell’alveo del torrente Provvidenza.

Per molto tempo, l’alveo del torrente Provvidenza è stato utilizzato alla stregua di una discarica di rifiuti a cielo aperto nella generale indifferenza.

Nel 2007 il gruppo di Patti del Circolo dei Nebrodi di Legambiente ha avviato una campagna di volontariato per il recupero e la tutela del torrente.

Al contempo, ha sensibilizzato l’opinione pubblica e le istituzioni preposte alla tutela del torrente affinché :

· venissero ripristinate le condizioni minime di sicurezza idraulica e di decoro civile,

· adottate le misure di controllo e regolamentazione degli accessi

· creata una discarica di inerti a servizio del territorio di Patti.

La campagna ha avuto vari momenti di approfondimento (incontri con la popolazione, raccolta firme, proposte di recupero, convegni) e di intervento diretto da parte dell’associazione con diverse giornate di pulizia dell’alveo del torrente. Inoltre l’impegno del gruppo ha avuto un rilevante risultato in un importante appalto, gestito dalla Protezione Civile, finalizzato alla rimozione dei rifiuti; intervento inserito in un piano più generale della Protezione Civile dedicato appunto alla risistemazione di diversi torrenti siciliani.

A queste iniziative non sono seguite però le necessarie misure di vigilanza per l’inibizione dell’accesso all’alveo del torrente da parte di quei mezzi che sistematicamente vi riversano rifiuti d’ogni genere. Questo nonostante le continue sollecitazioni con incontri, articoli, lettere e comunicati stampa circa la necessità di chiudere e regolamentare tale accesso.

Pertanto, a distanza di un solo anno dalla fine dei lavori, la situazione è tornata molto critica da tutti i punti di vista (idraulico, sanitario, paesaggistico) vanificando le azioni svolte e seminando sfiducia nei cittadini.

Premesso e denunciato quanto sopra, ritenuto che il torrente Provvidenza è sottoposto a vincoli derivanti da leggi statali e regionali, si invitano:

- gli Enti preposti alla sua tutela a verificare la situazione e ad intraprendere le azioni di loro competenza;

- il nucleo operativo ecologico dei Carabinieri ed il Comando della Polizia Municipale di Patti ad accertare le infrazioni denunciate e, possibilmente, individuarne i responsabili;

- la Procura della Repubblica di Patti a valutare se nei fatti segnalati sono riscontrabili profili di carattere penale.



Carmelo Ceraolo


1 commento:

  1. Legambiente si occupi anche del punteruolo rosso che distruggerebbe definitivamente la bellezza del nostro lungomare.
    Ho notato una palma completamente distrutta alle spalle del lungomare, in corrispondenza dell'incrocio con la nazionale nella strada sottostante il bivio che porta alla superstrada per i caselli.
    Intervenite e sollecitate....grazie!

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