giovedì 17 marzo 2011

giovedì 10 marzo 2011

Nasce il movimento politico "Cortocircuito".

COMUNICATO STAMPA:

NASCE A PATTI IL MOVIMENTO “CORTOCIRCUITO”

Con queste righe, e con tutta la passione che ci muove, vogliamo comunicare la nascita di nuovo movimento politico e culturale; nuovo ma, di fatto, nato già da tempo dentro ognuno di noi, ancor prima che decidessimo di unire le forze: ossia nella storia personale dei singoli individui che lo hanno fondato.

Il movimento “Cortocircuito” si compone di un primo nucleo di persone provenienti delle associazioni pattesi che da anni operano sul territorio. In esso si incontrano diversi mondi: quello culturale con la voglia di salvaguardare e valorizzazione il patrimonio del nostro paese, il mondo dell'ecologia con i valori della tutela e del rispetto per l'ambiente, il mondo artistico con la sua peculiare intraprendenza ed originalità, il mondo sociale con i valori dell'antimafia, del rispetto, della tolleranza e dell'integrazione.
Il nostro è un Movimento per il progresso e per la sostenibilità, contro ogni clientelismo, per il coraggio delle idee giuste ed è slegato da ogni partito politico.

Verità, umiltà, impegno, moralità: noi pensiamo che solo ripartendo da questi concetti si possa cominciare il cammino virtuoso di cui ha bisogno la nostra società.
Pretendiamo una risposta amministrativa e politica morale ed efficiente e che sia illuminata dai principi del merito, della ricerca sociale, dell’attenzione ai bisogni veri dei cittadini, del rifiuto dei personalismi.

Auspichiamo per la nostra Patti il risveglio delle culture diverse che vi si sono incontrate attraverso i secoli: la cultura del sapere e della conoscenza, la cultura artigianale, la cultura agraria, la cultura marittima, la cultura imprenditoriale.
Vogliamo una Patti che nel silenzio delle urne si sappia riprendere la propria libertà.
Vogliamo una Patti che pretenda di non essere più offesa; che sappia farsi valere e non tema mai di fare scelte difficili; che imponga ai politici l'etica della responsabilità.
Vogliamo una Patti della progettualità, delle scelte ideali. Non vi è azione giusta senza prima aver scelto la direzione in cui procedere.

Vogliamo riprenderci la nostra città ponendo sul tavolo le tematiche vere della convivenza civile e cioè la tematica del lavoro, della sua qualità, della sua pluralità, della sua libertà; la tematica della sostenibilità ambientale, che rappresenta la necessità assoluta di difendere il futuro dei nostri figli; la tematica della sostenibilità economica che non può più vedere gli abusi e le speculazioni dei più furbi e l'assoggettamento dei più deboli al sistema; la gestione degli spazi comuni: le piazze, le vie, i parchi, le strutture comunali, il centro storico devono essere riconcepiti al servizio di tutti i cittadini; la gestione e la difesa veemente dei beni culturali per farne motivo di crescita umana ed economica; la tematica del sostegno alle categorie più deboli; la tematiche giovanili.


La consapevolezza di non poter più sopportare la deriva culturale, ambientale, sociale ed economica che il nostro paese ha, da troppo tempo, intrapreso ha smosso le nostre coscienze e ci ha portato a decidere di intervenire direttamente alla prossima tornata elettorale dando il nostro contributo.
Già da tempo stiamo predisponendo alcuni documenti programmatici e un manifesto dei valori. Da oggi metteremo documenti, idee e impegno in azione, convinti di potercela fare ad avviare il risveglio da questo nostro medioevo pattese.
Per questi motivi “Cortocircuito” ha scelto di sostenere Nicola Calabria quale candidato sindaco per la città di Patti, in quanto egli ha deciso di intraprendere la strada della rottura con gli schemi e metodi della vecchia politica. Mettiamo la faccia in questo progetto politico e in questa coalizione perché la scelta che si chiede ai cittadini ci sembra chiara: puntare sulle competenze, sull'etica, sulla moralità, sull'impegno.

Alessandro Albana
Francesco Campochiaro
Giuseppe Calabrò
Carmelo Ceraolo
Maria Costantino
Armando Di Carlo
Francesco Mascarese
Michele Scolaro
Giuseppe Giarrizzo
Sebastian Recupero

lunedì 7 marzo 2011

SCUOLA PUBBLICA: LA LETTERA DEI DOCENTI DEL LICEO DI PATTI

Pubblichiamo di seguito la lettera, redatta dalla Prof.ssa Maria Lucia Lo Presti e firmata da quasi tutti i colleghi del liceo classico e del liceo scientifico di Patti, in difesa della scuola pubblica italiana a seguito gli attacchi sferrati dal Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, e da altri esponenti della compagine governativa. 


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Il testo della lettera:

I recenti attacchi alla scuola pubblica anche da chi ricopre importanti ruoli istituzionali, secondo cui ci sono insegnanti che vogliono “inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori”, meritano una riflessione. 

Per i docenti degni di questo nome“educere” significa “portar fuori” ciò che in potenza è in ciascun adolescente, fornendogli solo gli strumenti perché si possa esprimere al massimo grado. Ovviamente questo contraddice qualsiasi indottrinamento perché, come ben sapeva Don Giussani, c’è un implicito “rischio educativo”, c’è una creta non plasmabile a tal punto da sfuggire anche alle mani del più esperto vasaio. La scuola pubblica accetta questo rischio e lo affronta vivendolo ogni giorno sulla propria pelle, proprio perché è un’agenzia in cui si confrontano prospettive diversissime, varie scuole di pensiero e di impostazioni metodologiche. Grazie a questo caleidoscopio di visioni del mondo le menti degli studenti vengono stimolate e sollecitate a cercare via via la loro strada, a formarsi una loro idea, che non sarà mai calco e “dottrina” trasmessa da un docente ma sintesi originale e autonoma, cui ciascuno studente è giunto grazie a un confronto dialettico con i docenti e con i compagni, a loro volta provenienti da ambienti diversificati. Forse i genitori non vogliono questo? Forse preferiscono “l’indottrinamento” (questo sì) di Grande Fratello & C.? Per le famiglie “indottrinate” da “cattiva maestra TV”, però, non possedere l’ultimo modello di telefonino o non poter fare le vacanze significa sentirsi falliti, sentimento che spesso trasmettono ai figli, sempre più insoddisfatti e sul terreno scivoloso del bullismo. La scuola ai loro occhi è un percorso ormai desueto e faticoso per raggiungere uno dei ruoli “in” nella società.

A noi docenti della scuola pubblica piace pensare, invece, che le famiglie vogliano figli educati al libero pensiero, in una scuola in cui nessun professore “inculca” contenuti, ma molti guidano all’originale espressione di sé.

E’ incoraggiante perciò constatare che a contestare gli attacchi alla scuola pubblica c’è un fronte compatto e bipartisan di genitori, dal Comitato Genitori Democratici (Cogede) all’ Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc) il cui presidente nazionale Maria Grazia Colombo così commenta: “Le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dimostrano ancora una volta l'incapacità della politica italiana di sottrarsi alla logica dello scontro fine a se stesso”.

Auspichiamo che da una nuova “concordia ordinum” di genitori e docenti possa nascere “un Grande Rifiuto” a chi da dentro lo Stato, invece di difenderla e potenziarla, attacca la scuola pubblica, l’istituzione che per eccellenza grazie al pluralismo culturale può dare speranza al futuro del Paese.

Maria Lucia Lo Presti
Docente di Italiano e Latino 
Liceo Classico – Scientifico “Vittorio Emanuele III”
Patti – (Me) 


Paolina Alesci
Amata Vincenza
Baglione Filippa
Buttò Tindaro
Campo Raffaella 
Carroccio Maria Teresa 
Cinnamella Maria 
Collorafi Serafina
Cottone Concita
Cuzzupi Francesca
D’Amico Melino 
D’Arrigo Mariella
Faranda Giuseppina
Federico Tindaro
Gaglio Michelangelo
Gitto Vincenza
Giuffré Loredana
Graziano Clotilde
Gugliotta Maria Basilia
La Cauza Emilio
La Guidara Rosa Maria
Lamonica Rocco
Lazzara Marina 
Lo Giudice Gianfranco
Lo Iacono Marinella 
Lombardo Antonella
Lo Presti Sara
Marullo Nella
Milici Anna
Mazzù Antonella
Merlo Maria Tindara 
Milici Anna
Panissidi Santina
Priola Rosetta
Raimondo Vito
Recupero Cettina
Rizzo Cecilia
Saporito Lorenza 
Scaffidi Rosa 
Servello Rosanna
Siracusa Vittorio
Sirna Pio
Trifiletti Nunziata
Tumeo Rosalia




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Redazione.

mercoledì 2 marzo 2011

"Cine-teatro comunale: un anno dopo"

Patti - Si è tenuto sabato scorso presso la sala di rappresentaza di Piazza Mario Sciacca l'incontro, organizzato dal Forum delle Associazioni Pattesi, indetto per riaccendere i riflettori sulle vicende legate alla riapertura del cine-teatro comunale. Gli esponenti del Forum - rappresentanti delle associazioni che vi aderiscono - hanno esposto, soprattutto nella persona di Giuseppe Adamo, le fasi e i contenuti della loro collaborazione collaborazione con l'Amministrazione comunale, avviata da ben 9 mesi. Queste fasi sono state molteplici: dalla presentazione della prima proposta di gestione della struttura suddetta, all'ìncontro consultivo con il regista Massimo Piparo, agli incontri con i funzionari ed i tecnici comunali al fine di predisporre il nuovo bando di gara. A tutto questo lavoro hanno fatto seguito colloqui personali, anche con il sindaco di Patti, Pippo Venuto, nei quali sarebbe stata garantita l'imminente messa in opera dei lavori di manutenzione straordinaria del cine-teatro e l'avvio delle procedure di gara. In un ultimo incontro Venuto avrebbe garantito l'avvio dei lavori entro 15 giorni da quella data; tuttavia, ad oggi, ne sono trascorsi oltre 30 e nulla s'è visto.
Per prendere tempo, dalla Gazzetta del Sud, il sindaco Venuto fa sapere di aver valutato in 15 mila euro - e di averli individuati - la somma necessaria per avviare i lavori, che per altro partiranno a breve. Questa operazione ad ogni modo, così fatta, appare solo una forzatura.
Per altro, le associazioni riunite nel Forum denunciano che i lavori sono stati interrotti da più di un mese e che la comunicazione del reperimento della somma annunciata dal sindaco tramite comunicazione ai giornali (al giornale) è stata figlia di un comportamento elusivo di quel rapporto che si era voluto costruire nel tempo, e senza mai cercare lo scontro.
Il Forum, in fine e non per ultimo, ha denunciato l'assenza della volontà politica,- vero problema di fondo secondo Giuseppe Adamo -, compresa la scarsa azione di protesto e/o proposta delle forze di opposizione consiliari.
Al dibattito di sabato sono intervenuti 3 candidati alla carica di Sindaco (Aquino, Favazzo, Giusto) - in platea senza intervenire c'era Luigi Gullo, che a luci spente chiarirà di non essere intervenuto per la par conditio (!?) - e qualche esponente della società civile o del mondo culturale.
L'avvocato Aquino - molto apprezzato -, nello spirito di una campagna elettorale da portare avanti con stile e con una certa strategia, ha ringraziato il Forum, ha detto della necessità di riaprire il Cine-teatro e ha esposto anche alcune proposte integrative rispetto alla gestione della struttura.
Per altro il giorno stesso del dibattito, in mattinata, il consigliere comunale uscente del Pdl, - per l'appunto, Mauro Aquino - aveva presentato un'interrogazione al Sindaco sul tema del cine-teatro, probabilmente spinto dal lavoro del Forum e dal fatto che ci sarebbe stato l'incontro nel pomeriggio!

Mentre l'assessore Impalà, sia attraverso interviste rilasciate ai giornali che commenti su Facebook, conferma che si sta andando avanti verso la soluzione della vicenda, il Forum delle Associazioni pattesi attende solo risposte concrete e non può che continuare a vigilare con attenzione, per evitare con forza che possa saltare anche la prossima stagione invernale di teatro.

Redazione