lunedì 1 marzo 2010

Monnezza a Patti: la Giunta continua a provvedere da sé.

La Giunta comunale informa, con il comunicato n.48, che ha aggiunto altri ventiquattromila euro alla cifra già stanziata per il conferimento dei rifiuti, tramite la Gesenu, alla discarica di Motta Sant'Anastasia.
"L'intervento di pulizia sul territorio è stato determinato dall'esigenza di tutelare la salute e l'igienicità pubblica e viene attivato in danno dell'ATO ME 2, che non ha provveduto alla raccolta, al trasporto ed al conferimento dei rifiuti in discarica". [cit. comunicato n.48, Ufficio stampa del Comune di Patti].


Finita questa fase, torneremo ad essere sommersi dalla monnezza.
Non è colpa dall'Amministrazione comunale di Patti, che anzi ha fatto quel che ha potuto, ma di un sistema di cose a cui anche le giunte dei vari comuni, negli anni, hanno aderito. Assunzioni, posti di manager e dirigenti, uffici etc., con un sistema di scatole cinesi tanto accattivante quanto fuorviante e dannoso, nel quale, ai danni dei cittadini onesti e liberi, c'hanno mangiato un po' tutti. Si è speculato sulla monnezza e si specula anche sulle energie pulite: per il parco eolico di Raccuja-Montalabano-San Piero Patti ci sono 8 avvisi di garanzia. La procura indaga per presunti favoreggiamenti in aggiudicazione di appalto.
Comunque tornando all'immondizia, c'è da dire che il problema sta a monte: non si è fatto nulla per applicare nuovi sistemi di smaltimento o addirittura di diminuzione delle quantità di rifiuti prodotti. E le Ato, in questi anni, sono state incapaci di gestire il servizio.
In questa Italia per risolvere i problemi c'è bisogno di attendere che diventino emergenze.
Attendiamo allora.


Sebastian Recupero

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