lunedì 1 febbraio 2010

Luigi Gullo fa approvare il tavolo tecnico per Tindari: sti cazzi.

Il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità la mozione sulla creazione di un tavolo tecnico permanente su Tindari. Questo tavolo "tecnoo" (come a noi piace dire e immaginar dire) proposto da Giggi Gullo permetterà di affrontare i problemi dell’hinterland. La sede dei lavori dovrebbe essere il Comune di Patti. Della commissione sono chiamati a far parte: istituzioni territoriali, operatori economici, Diocesi, Comune, Prefettura, Sovraintenzenza ai Beni Culturali, sindacati, commercianti, imprenditori e associazioni.

Così anche stavolta si potrà alzare qualche bandierina e assumere dei meriti. Però ricordo che far partire un tavolo tecnico permanete non vuol dire nulla di concreto. Cioé, - mi spiego - il tavolo tecnico si fa quando assieme si vuole risolvere un problema. E soprattutto lo si fa per trovare le soluzioni migliori. Bene: se la discussione è su Tindari mi pare che non servano tavoli tecnici per far tagliare le erbacce dal Teatro Greco o sistemare i servizi igienici, le staccionate, pulire le strade, le campagne e i parcheggi. Non ci vogliono tavoli e commissioni straordinarie per capire che in un Teatro Greco si devono fare grandi rappresentazioni teatrali a costi non troppo eccessivi, ma che non si possono fare se non prima si pulisce, si organizza, si rinfresca il tutto. E non serve il parere degli esperti per capire che durante gli spettacoli teatrali bisogna impedire che dietro al palco passino cani, vacche ..oppure che dall'alto ci siano incursioni di uomini in parapendio, elicotteri, jet, boing 377. A questo proposito dìremo all'assessore Impalà (liste Gullo) di parlare con gli studenti e con i docenti
del Liceo classico e scientifico per capire se è ancora il caso di salire ogni anno sul palco di Tindari Teatro Giovani a prendersi dei meriti che non ci sono.
Ma torniamo al tavolo tecnico. Se l'utilità di questa commissione fosse quella di creare le basi per lo sviluppo dell'intera area interessata dalla vicinanza di Tindari, credo che sia onesto spiegare che non ci sono grandi strategie per far funzionare le cose: se la gente - parliamo di turisti - fosse motivata ad andare a Tindari in massa per via di grandi eventi o per via di un serio piacere che si possa ricavare a passare un pomeriggio, una giornata, una settimana in loco... Patti, Oliveri e Falcone
ma anche tutti gli altri comuni vicini, a catena ne avrebbero un vantaggio. Ed è vero anche l'inverso: se Patti e gli altri comuni fossero accoglienti e offrissero qualcosa di davvero speciale a chi vi permane la spinta verso Tindari sarebbe automatica e ovviamente di grande importanza. Ciò detto è chiaro che, personalmente, non credo che il tavolo tecnico composto dagli stessi responsabili del fallimento degli ultimi anni possa migliorare la situazione. Prima di sedersi al tavolo bisognerebbe recuperare un po' di buon senso e cercare l'ausilio di persone competenti per quanto riguarda l'aspetto artistico-culturale e quello archeologico. Ma non dimenticatevi le erbaccie e la cacca sparsa qua e là! Torno a dire: il problema dell'odine,della pulizia e dell'efficienza organizzativa è quello fondamentale.

Beh, la mia riflessione rischia di divagare. Lascio a voi la parola concludendo con una sostanziale approvazione nei confronti di questi tavoli tecnici che tuttavia - io l'ho ricordato sotto forma di provocazione - non devono farci dimenticare quanto sia semplice la bellezza.

Sebastian Recupero

2 commenti:

  1. Qui posto un estratto di un documento presentato da legambiente circolo dei nebrodi gruppo di patti, nella conferenza stampa del 19 giugno scorso, all'assessore Mastronardi (l'unico dell'amministrazione comunale che ha accettato l'invito) in cui si parla anche del problema di tindari, che non è certo la mancanza di un tavolo tecnico o tecnoo come piace tanto dire a qualcuno!
    L’area archeologica di Tindari è la settima più visitata di tutta la Sicilia, e la seconda della provincia di Messina, dopo solo a quella di Taormina.
    Ogni anno si sfiorano i 100.000 visitatori, distribuiti quasi equamente durante tutto l’anno, ma con un picco inevitabile nel periodo primaverile ed estivo.
    Dopo questa premessa verrebbe normale chiedersi come questo posto possa essere lo stesso che meno di un mese fa, durante la giornata dei Borghi e delle Torri, si trovava in uno stato di degrado tale da risultare quasi invisitabile! La situazione si presentava vergognosa:
    _la presenza di persone all’interno dell’area archeologica che potessero dare informazioni o soltanto controllare che i visitatori non recassero danni è nulla; _le vie percorse dai turisti per ammirare i resti delle terme e del tempio sono impraticabili, persino pericolose;
    _l’agorà, il teatro e il decumano come le zone circostanti sono ricoperte da una rigogliosissima vegetazione che mostra l’incuria e l’abbandono della zona!
    _l’immenso panorama dei laghetti offerto dai luoghi adiacenti agli scavi, forse la migliore prospettiva, è impedito dagli arbusti che crescono incontrollatamente e dalla mancanza di un’adeguata struttura.
    Si evidenzia la massima incapacità di gestire un patrimonio inestimabile come Tindari, che con un’adeguata programmazione, una degna cura e una minima intraprendenza potrebbe rappresentare una notevole fonte di sviluppo economica e occupazionale!
    Ecco alcuni suggerimenti sempre presenti in quel documento:
    Chiediamo e proponiamo all’amministrazione comunale che:
    1. Si adoperi a mantenere il patrimonio culturale, archeologico e naturalistico pulito e visitabili per tutto l’anno;
    2. Programmi con anticipo e in maniera adeguata la stagione estiva, con un occhio di riguardo soprattutto a Tindari;
    3. Favorisca la creazione, in accordo con le strutture ricettive del paese, di pacchetti turistici favorevoli ed economicamente convenienti, evitando che i visitatori vengano veicolati da altri Comuni;
    4. Crei un circuito di visita che non si limiti esclusivamente a Tindari, dirottando i turisti anche verso il centro del paese di Patti, attraverso:
    • La vendita esclusiva di biglietti che prevedano l’accoppiamento della visita degli scavi di Tindari a quella della Villa di Patti Marina (biglietto unico)!
    • L’istituzione di un adeguato collegamento pubblico Tindari - Patti centro e viceversa, con corse ogni 15 - 30 minuti nelle ore di punta, e nelle sere estive corse adeguate a dare l’opportunità di assistere alle rappresentazioni del Teatro Greco!

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  2. Sostanzialmente quello che ha quì riportato l'amico e collega "D'artagnan" rappresenta il completamento logico del mio articolo.
    Come si fa a non essere d'accordo con questo studio di Legambiente?

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