




pensieri e notizie alternative
Carissimi lettori, ho passato tre giorni a pensare se scrivere o meno questo pezzo. A pensare come reagire. E alla fine, dopo tre giorni nei quali ho soffocato la mia rabbia, eccomi qua. Scrivo.
Questo mio breve sfogo non è, come invece può sembrare, solo una questione personale: si tratta di un fatto più ampio, di una questione di idee e sentimenti collettivi; della difesa di un sistema morale solido e nuovo che non intende farsi corrompere da niente e da nessuno. Neppure dalla più piccola situazione.
Ecco allora che bisogna andare ai fatti per capire il significato del titolo che ho voluto usare.
E i fatti sono questi. Il giorno 24 del mese corrente si è tenuto il Consiglio Comunale di Patti. Sapete bene di cosa si è parlato perché nei giorni scorsi abbiamo documentato la discussione dell'aula consiliare, in modo laico ed esaustivo. Ma i contenuti degli Odg, le riflessioni sui fatti e le proposte, stavolta non ci interessano.
Ebbene in quella sede, in un momento di pausa - una sospensione decretata dal Presidente - il Consigliere Forzano, nel contesto di una discussione con alcuni spettatori, ha puntato il dito contro il sottoscritto, che se ne stava per i fatti suoi a scrivere gli appunti per poi documentare voi tutti sui fatti del Consiglio. Ha puntato il dito contro di me e ha cominciato, dal nulla, una critica spietata e dai toni forti e cattivi nei miei confronti e nei confronti un mio amico e compagno di tante battaglie. Cito esattamente: "U viditi chiuddu? U canusciti cu jè? All'inizio io li avevo aiutati ma poi....iddu e u sò cumpari 'na vota avevuno organizzatu una bella giornata dell'arte. Io ero andato là per dirgli di fare qualche fotografia per pubblicizzare questo evento...e u sà chi ficiuro!? Mi caccianu! Mi hanno cacciato!!"
Parrebbe una cosa banale, se non si trattasse di una menzogna che mi è stata gridata davanti a tutti in un luogo che dovrebbe essere il tempio della saggezza civile, ovvero l'aula consiliare di un comune. In quella sede, sia perché la seduta stava per riprendere e il Presidente stava per fare l'appello, sia perché il sottoscritto non è una persona portata per le liti becere, non ho potuto rispondere. Lo farò adesso, in modo altrettanto pubblico.
Ebbene, i fatti a cui accennava il Forzano sono un po' diversi da come sono stati descritti. Fortunatamente, sono così tanto diversi da potervi togliere il dubbio che ci sia, tra di noi, qualche idiota che pensi di cacciare chi vuol fare delle fotografie o chi consigli di fare delle fotografie di un evento. E allora? Come sono andate le cose?
Due anni fa l'associazione di cui allora facevo parte, Studenti Cittadini del Mondo, aveva organizzato una bellissima e riuscita Giornata dell'Arte nel centro storico pattese. Il Consigliere Forzano si presentò quel giorno alla mia presenza, accompagnato da un suo amico - mi pare un ingegnere, ma non ricordo chi fosse - facendo richieste ben differenti: lui e soprattutto il suo amico per lui, chiedevano di esser coinvolti nella Giornata, volendo essere inclusi nella giuria del concorso fotografico e non solo, poiché, come disse quel suo amico: "con lui - si riferiva al Forzano - l'immagine della giornata assume tutta un'altra importanza". A seguito di questa richiesta, il sottoscritto si è incazzato e ha rifiutato di essere complice di una "comparsata" pubblicitaria del Consigliere. E questo anche perché il Forzano non aveva meriti né nella buona riuscita della Giornata stessa, né nel rapporto con i giovani e le loro esigenze in generale. Non aveva fatto praticamente nulla, nemmeno per informarsi di cosa i giovani di Patti avessero bisogno.
Eppure ce lo ricordiamo il Forzano nella campagna elettorale: "IO STO CON LORO" recitavano i suoi manifesti e i "santini", riferendosi a noi giovani. Ma forse egli aveva dimenticato di scrivere una parte di quello slogan: "IO STO CON LORO....in campagna elettorale".
Bene, noi innanzitutto non lo cacciammo: certo, dopo averlo insultato per bene per difendere il nostro orgoglio di Associazione e di giovani indipendenti e alternativi, lo abbiamo messo in condizione di non sentirsi più in un habitat a lui favorevole. Per cui se ne è andato.
Ma è certo anche che siamo stati tutti concordi nel fatto che le sue richieste quel giorno fossero parecchio fuori luogo. Persino il vice-sindaco Cisco Gullo, che molte volte ha trovato le soluzioni per finanziare le attività delle nostre associazioni - non sappiamo e francamente non ci interessa il perché -, e che dal sottoscritto è continuamente martoriato per il modello antisociale e antipolitico che rappresenta, non ha mai avuto la faccia tosta di presentarsi - lui o chi per lui - a chiedere una cosa del genere! Siamo al paradosso.
Detto ciò, e ripristinata la verità - e sfido il Forzano a contraddirmi finanche dinnanzi alla legge - passiamo al fase della memoria.
Innanzitutto il Consigliere Forzano che dice di averci aiutato all'inizio, è invitato a comunicarci i termini del suo presunto aiuto. In secondo luogo, a lui ho intenzione di ricordare io alcune cose. E così farò.
Sappia il Forzano che fa parte di quella maggioranza consiliare che è di fatto, oltreché per logica, contigua alla giunta Gullo-Venuto. Che ne sia orgoglioso sono fatti suoi, io mi limito a fare delle considerazioni oggettive e storicizzate.
E' vero che questa amministrazione comunale ha fatto delle buone cose che però sono invisibili agli occhi degli elettori e sfuggono alla logica della numerazione dei voti (ma tanto per recuperare ci penserà la macchina Gullo - presente e futuro), ma è pur sempre vero che in questi 9 anni sono mancate troppe cose: la trasparenza, la programmazione, la competenza di alcuni assessori, la strategia amministrativa, quella turistica e in fine, ma non per ultimo, il rispetto per la bellezza.
Non so se il Consigliere Forzano ricorda di far parte della Giunta che, a parere di moltissime persone, e veduti i fatti, ha il peggiore Assessore al turismo della storia! Questa considerazione prende forza semplicemente guardando che non c'è stata nessuna strategia e nessuna cosa davvero fatta bene. Alle volte ci si è solo limitati a contenere il danno.
Allo stesso modo voglio ricordare al suddetto consigliere che questa è la Giunta della decadenza delle frazioni, i particolare quelle balneari: Patti Marina e Mongiove. E' la Giunta che, da quelli che la vantano veramente, è vista così: "bravi sù: ficiuru costruire a tutti!".
E' la Giunta che annovera tra i suoi membri il dottore Gullo e che è, probabilmente, complice di un sistema amorale che impedisce di fare quella "rivoluzione culturale" con cui il Forzano tanto si riempie la bocca.
Aggiungo che la maggioranza consiliare è composta da alcune persone che in questi anni non hanno mai proposto nulla di concreto o, addirittura, nulla in assoluto e il cui contributo alla collettività è molto discutibile. Eppure sono persone che sono lì e muovono preferenze. Come fanno?
Per i giovani non è stato fatto nulla.
Le associazioni sono state favorite è vero, se pur poco, nelle loro iniziative. Ma questo sistema di cose è davvero sbagliato: non si danno solo i soldi, si fa concertazione!
Mai una volta l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Venuto e sostenuta dal "giovane" Forzano, si è presa la briga di convocare associazioni e commercianti per concertare l'organizzazione delle manifestazioni estive, natalizie e carnascialesche.
Qualche volta gli assessori hanno inteso rivolgersi alle associazioni, come se esse, da sole, potessero fare miracoli. Ma così non funziona.
Non volevo toccare questo argomento: però diciamolo... sono dieci anni che il nostro carnevale è in netta decadenza. E nessuna strategia è stata messa a punto per impedire che questa bellissima manifestazione perdesse il suo fascino e anche la sua valenza economica. Nessuna!
Ma lasciamo stare le manifestazioni ludiche e il turismo, che alle volte, per motivi ideologici - lo confesso - non mi appassionano. MI interesserebbe parlare di come questa Giunta sta pensando il futuro di questa città. Di come lo sta pensando anche il Forzano dalla maggioranza consiliare. Cosa si è costruito per i giovani, materialmente e spiritualmente, negli ultimi nove anni?
Innanzitutto, per quanto non sia una competenza del comune, c'è un liceo scientifico che se ne sta andando gentilmente e silenziosamente a fare in culo senza che nessuno dica nulla. Dopo di ché, mi pare che a Patti esistano 3 o 4 centri per anziani e nemmeno uno per i giovani. Ora, non voglio fare insinuazioni: certo è che se tutti i giovani fossero come me...e cioè liberi...difficile sarebbe trarne un voto per simpatia o per una agevolazione fittizia come può essere l'assegnazione di uno spazio per la socializzazione,che è un diritto e non un merito. Giovani liberi purtroppo ce ne saranno sempre di meno se l'unica cosa che si dà loro, con la quale si crede di farli stare bene e al loro posto, è organizzare delle balere per le feste.
Non mi pare, in fine, che i giovani siano incentivati all'imprenditoria: chi si "lancia" nel mondo del lavoro, lo fa rischiando parecchio. Per fortuna se è bravo, riesce. Ma quando parliamo di centro storico - e evito di citare il fallimento del piano di ripristino dello stesso, con architetti palermitani al lavoro per far dire ai pattesi cosa volessero fare nel loro centro storico, senza poi fare null'altro - credo che nessuno abbiamo mai voluto avviare davvero un programma serio per fare quello che era necessario: promuovere incentivi seri per i giovani che vogliano aprire delle attività nel centro storico, ristrutturando e mettendo in sicurezza i palazzi.
E siccome, nonostante sia figlio di commerciante, non amo tanto nemmeno il commercio, credo che nulla si sia fatto per le politiche agricole: non si è garantita la sicurezza ambientale né si sono riuniti gli agricoltori per studiare strategie innovative e per promuovere le specificità antiche e moderne del territorio. Nulla nemmeno per l'artigianato.
Patti "città dei servizi" non è poi una idea così esaltante. Cioè, mi spiego: è meglio una città di carte e burocrati, o è meglio una città di persone che lavorano e producono qualcosa di reale? Ad ogni modo, anche questa prospettiva, che pur non mi affascina, e che è stata la bandiera della "banda Venuto", sta andando a Puttane con le continue voci di chiusura del tribunale, con il liceo scientifico che muore, con l'Università che perde colpi e con dei Consorzi che, fatemelo dire, concretamente non servono a nulla.
Ma adesso non voglio tediarvi ancora e ho solo necessità di fare una chiusura su queste mie "chiacchiere". Si, chiacchiere. Così mi gridò Forzano: "sai fare solo chiacchiere!"
E' vero che tutto quello che si può dire per criticare questa amministrazione comunale sono della parole che non hanno fatto il passo successivo: la messa in pratica. Ma è vero anche che per ascoltare o per comunicare in modo trasparente - in mezzo ai cittadini e non nascondendosi - (ed entrambi sono FATTI) non ci vuole tutta la burocrazia che si può portare agli occhi dell'elettorato come scusa per non aver fatto qualche altra cosa. Per fare concertazione tra le parti sociali non ci sono impedimenti formali o politici. Per progettare un futuro di cultura e lavoro, per conoscere e far conoscere la bellezza come assoluto posto a difesa del senso delle nostre esistenze, non serve essere dei dittatori. Non serve fare cose impossibili. E non c'è legge che impedisce di creare e rigenerare le connessioni sentimentali necessarie tra i cittadini e gli amministratori.
Mi infastidisce persino aver scomodato Gramsci per discutere di quello che state facendo e quello che non state facendo, cari amministratori. Ma, vedete, io penso che la cultura non debba esser il dominio di una élite. Piuttosto deve interpretare la necessità di vivere e intercettare i sentimenti dei cittadini infondendo la conoscenza della storia e della bellezza e permettendo loro di affermarsi ed avere il proprio ruolo (non meccanico) nella società. Per questo motivo io non capisco alcuni vostri esponenti di partito che, nelle iniziative promosse dalle nostre belle associazioni culturali, amano coinvolgere solo alcuni giovani e che ricercano quelli che già hanno una passione o una predisposizione. Non capisco perché agli altri giovani si debbano limitare di dare solo quello che essi percepiscono di volere: e cioè ballare al palatenda. Il loro destino sociale è già scritto, salvo per chi si incentiva da solo. Sono coloro che gioiranno di aver avuto un biglietto gratis per una serata danzante, musicale o teatrale sentendosi realizzati nell'essere divenuti proni alla magnificenza del politicante locale. Asserviti, umiliati nella loro dignità di cittadini uguali, ma felici. Sono coloro che avranno nella forza delle mani l'unica forma di reazione: e non ad una ingiustizia - tipo quando la propria scuola cade a pezzi o il mare dove si fanno belli è inquinato o se gli frana una montagna a dosso - ma di fronte alla bassezza di uno sfregio all'orgoglio personale, sessuale o morale o familiare o a cazzate del genere. Mentre all'orgoglio di essere liberi, beh a quello non ci penseranno. La società gli aveva dato i palatenda. E basta.
Continueremo a generare cittadini che, con la scusa di non poter cambiare il sistema e del sorriso che segue questa affermazione, legheranno la propria vita, il proprio lavoro alla necessità di essere assistiti dai politici: dai loro santi protettori, in una giungla che dovrà penalizzare chi i santi non se li è cercati, perché pensava che tutti fossimo liberi e uguali.
Quindi, caro Forzano e cara Giunta Gullo-Venuto, le chiacchiere non sono nelle 4 "giornate dell'arte", nelle 3 giornate dello studente, nelle manifestazioni tipo "Patti al Centro", nelle battaglie e negli incontri che avevano portato a smuovere dopo 40 anni la questione del Liceo scientifico con il successivo bando di gara per la costruzione della nuova struttura - purtroppo fallito -, nella diffusione del pensiero libero e della cultura (anche musicale, mica Nico dei Gabbiani o Malgioglio!), nella stesura di documenti e nel difficile lavoro per creare la Consulta Giovanile (che ancora non avete voluto istituire). No, non ci sono chiacchiere lì.
Cosa succederà in futuro, cosa sapranno fare di meglio quelli che verranno dopo di voi e chi vi spazzerà via, non ci è dato saperlo. Ma non ci sono chiacchiere nei nostri e nei mie sentimenti.
C'è un cuore, diverso dal vostro.
Sebastian Recupero.
Ecco la versione integrale del comunicato stampa di legambiente circolo dei nebrodi: "Da tre anni il gruppo pattese di Legambiente Nebrodi si interessa del tema dell'acqua, in tutte le sue varianti. Nel mese di Novembre 2009 sono state raccolte, insieme con l'Associazione 9 Maggio, più di 1300 firme in calce ad una petizione cittadina (depositata con protocollo n. 19979 del 27/11/09) contraria alla privatizzazione dell'acqua (introdotta dall'art. 23-bis della L. 133/2008, poi modificato dalla L. 166/2009), petizione sottoscritta da 13 consiglieri comunali su 20. Alla presentazione delle firme sono seguiti incontri con consiglieri (di entrambi gli schieramenti) e assessori al fine di riuscire ad avere una pronuncia formale del consiglio comunale che permetta al coordinamento siciliano degli Enti locali di presentare il numero di firme necessarie all'introduzione di una legge regionale che di fatto blocchi l'obbligo alla privatizzazione dell'acqua previsto dalla legge nazionale. Il sindaco di Palma di Montechiaro il 4 febbraio di quest'anno ha inviato a tutti i sindaci e presidenti dei consigli comunali siciliani una lettera di sollecito perchè si attivino per appoggiare appunto la proposta di legge regionale, che deve essere presentata all'Assemblea Siciliana entro Febbraio. Chiediamo: il Sindaco di Patti ha letto questa lettera? Ha avviato qualche iniziativa in proposito anche al fine di aderire al coordinamento regionale? Il consiglio comunale, che pure ha firmato a larga maggioranza la petizione, sa e vuole trovare il tempo o la voglia di deliberare per questo sacrosanto diritto dei cittadini.? Numerosi sono i comuni siciliani che hanno già aderito a questa campagna, ma ancora una volta l'Amministrazione pattese non è riuscita ad esprimere una posizione a causa di una maggioranza autoreferenziale ed una opposizione inconcludente. Per il prossimo 24 Febbraio è previsto un consiglio comunale che ci auguriamo affronti finalmente la questione, ma nel caso, più che probabile, che ciò non avvenga chiediamo la convocazione di un consiglio straordinario dedicato a questo tema. Siamo convinti che anche da questi semplici e non onerosi atti passi il recupero di una visione politica del bene pubblico, capace finalmente di alzare lo sguardo dalla contemplazione del proprio ombelico. Legambiente Circolo dei Nebrodi - Gruppo di Patti"
A mio avviso è incredibile che dal 27 novembre scorso, data in cui sono state depositate 1315 firme, il consiglio comunale non abbia avuto il tempo di trattare l'argomento e di deliberare! La velocità con cui il comitato si è mobilitato nel raccogliere adesioni alla petizione, le firme sono state raccolte in quattro giorni, stride con la lentezza di questo consiglio comunale!
Mercoledì avremo un'altra seduta, ma il punto in questione è slittato ben all'ottavo posto: dopo la questione ATO, dopo quella della villa romana, dopo l'ennesimo debito fuori bilancio, dopo la discussione su una variante al piano regolatore (hanno ancora il coraggio di far costruire!!!), ancora dopo aver parlato della viabilità della strada Provinciale 119 e della bratella autostradale e dopo un inspiegabile question-time di metà seduta.... Poi finalmente:“Gestione del servizio idrico integrato – discussione in merito”. Chi segue o ha seguito un consiglio comunale di Patti sa bene che la media dei punti trattati è molto bassa, uno o due al massimo, quindi si prevedono almeno altri tre mesi di attesa!
Il problema è che non c'è più tempo da perdere, perchè oltre la modifica dello statuto l'obiettivo è quello di deliberare una proposta di legge per tornare alla gestione pubblica del servizio idrico in tutta la Sicilia. Però è necessario che almeno quaranta Consigli comunali e cinquecento mila abitanti (limite fissato dallo Statuto regionale) deliberino la stessa proposta di legge. I comuni più attenti e con gli amministratori più virtuosi lo hanno fatto il 4 dicembre scorso, gli altri hanno 90 giorni di tempo (cioè fino al 4 Marzo), Patti di questo passo non lo farà, distinguendosi negativamente!
Ma il Sindaco, che ha ricevuto la lettera da parte del sindaco di Palme di Montechiaro (l'ha inviata a tutti i sindaci siciliani) e i consiglieri che si sono tutti dichiarati più volte contrari alla privatizzazione dell'acqua sono a conoscenza di questo termine? Forse sono distratti a furia di fare comunicati stampa in cui dichiarano la loro contrarietà alla gestione privata dell'acqua (quelli del PD ne hanno fatti ben 2) o sono troppo impegnati a lanciarsi accuse provocatorie tramite la stampa (manco fossimo in piena campagna elettorale...)????
Speriamo che qualcuno accolga questo appello accorato e acceleri l'iter magari convocando una seduta straordinaria anche di pochi minuti per trattare la questione!
I Consiglieri di Opposizione
Pubblichiamo di seguito la lettera dei consiglieri di minoranza al Presidente del Consiglio comunale Pietro Scardino.
"Egregio Signor Presidente,
i sottoscritti Consiglieri Comunali, in merito alla ultima convocazione del Civico Consesso per il giorno 12.2.2010, Le rappresentano quanto appresso:
Con decisione unanime della Conferenza dei Capigruppo del 3.2 u.s. la data per la riunione del Consiglio Comunale era stata fissata per il successivo 9.2.-
In data 4.2, contrariamente a quanto statuito, Ella convocava il Consiglio per il 12.2.2010, motivando tale slittamento di data con esigenze improrogabili di alcuni Consiglieri della maggioranza.-
Le facevamo presente che per la nuova data, diversi Consiglieri di minoranza saranno impossibilitati ad intervenire a causa di impegni precedentemente assunti.-
Nonostante ciò e, soprattutto, nonostante la decisione unanime della Conferenza dei Capigruppo, Ella convocava ugualmente il Consiglio per la nuova data del 12.2.-
Nello stigmatizzare il Suo comportamento, ancora una volta, purtroppo, molto attento alle esigenze della maggioranza e molto poco a quelle della minoranza, Le evidenziamo che il ruolo di garanzia proprio del Presidente del Consiglio dovrebbe imporLe il rispetto, anche, delle ragioni di una minoranza che, in ogni caso, rappresenta una porzione importante dei cittadini pattesi.-
Nell’auspicio che per il futuro vorrà meglio interpretare il Suo fondamentale ruolo di Presidente di tutti, La invitiamo a revocare la convocazione del Consiglio Comunale per il 12.2 e Le preannunciamo forme anche eclatanti di protesta contro un comportamento che continuiamo a ritenere di parte e prevaricatore.-
Distinti saluti,
I consiglieri Mauro Aquino, Alessia Bonanno, Gianluca Bonsignore, Antonino Di Dio Calderone, Antonino Crisafulli, Salvino Mosca, Salvino Palmeri."
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Beh, il Presidente del Consiglio dovrebbe essere superpartes: ma è la solita ipocrisia. Egli è nominato dalla maggioranza...dalla giunta. Solo la coscienza può salvarci dalle falle della democrazia. Ma forse non ce n'è.
Questo blog è più che altro rammaricato per l'assenza di un punto all'ordine del giorno specifico che prenda in considerazione la petizione popolare di qualche mese fa contro la cosiddetta "privatizzazione dell'acqua" mediante la reale privatizzazione della gestione del servizio idrico. Infatti speriamo che il punto n.5 dell'Odg faccia riferimento a questa vicenda, ma è ovvio che la genericità della dicitura e il fatto che sia solo in coda agli argomenti da trattare ci mette in allarme.
Redazione
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Pippo, non contare su di noi.
Ad onor del vero bisogna chiarire che alcune cose di grande importanza sono state realizzate nei tuoi due mandati: pensiamo alle questioni legate alla rete idrica, la nascita e l'impegno per la permanenza dell'Università, la buona idea (forse saremo tra i pochi a pensarla così) dei parecheggi a pagamento, la prossima apertura del Convento di San Francesco e sicuramente tante altre cose. Ma, vedi, questa amministrazione comunale si è distinta soprattutto per l'incompetenza dell' assessore al turismo; per la scarsa attenzione al mondo giovanile e ai suoi bisogni; per l'incapacità di coordinare le attività d'importanza strategica per la città mettendo ad un tavolo, costantemente, imprenditori, commercianti, associazioni; per l'incapacità di creare progettualità a lungo termine; per l'uccisione dello storico carnevale pattese; per il fallimento delle politiche di recupero del centro storico; per lo scarso successo che ha avuto presso gli enti provinciali e regionali in merito alla costruzione del liceo scientifico, alla difesa della villa romana, alla gestione della casa di riposo Sciacca Baratta. E altro ancora.
Il problema fondamentale è che questo blog dà voce ad un gruppo di persone che ha una idea chiara: non è possibile alcuna continuità. E non è possibile perché c'è da cambiare l'approccio culturale, le strategie, la gestione del bilancio, le priorità, le idee (oggi ancora troppo ancorate ad un mondo passato e ad una cultura borghese e conservatrice) e le persone. C'è bisogno di respirare una aria nuova, giovane e dinamica.
Per tutti questi motivi, caro Pippo, non credo che ci saranno così tanti gruppi di giovani o associazioni che avrenno la voglia di appoggiare la continuità amministrativa di cui parli. Al massimo possiamo salvare qualche scelta fin'ora compiuta, ma nemmeno un assessore e nemmeno un consigliere...e nemmeno il vostro modello di sviluppo.
La Redazione