sabato 27 febbraio 2010

Il Consigliere Forzano stavolta ha pisciato fuori dal "rinale"

Carissimi lettori, ho passato tre giorni a pensare se scrivere o meno questo pezzo. A pensare come reagire. E alla fine, dopo tre giorni nei quali ho soffocato la mia rabbia, eccomi qua. Scrivo.

Questo mio breve sfogo non è, come invece può sembrare, solo una questione personale: si tratta di un fatto più ampio, di una questione di idee e sentimenti collettivi; della difesa di un sistema morale solido e nuovo che non intende farsi corrompere da niente e da nessuno. Neppure dalla più piccola situazione.

Ecco allora che bisogna andare ai fatti per capire il significato del titolo che ho voluto usare.

E i fatti sono questi. Il giorno 24 del mese corrente si è tenuto il Consiglio Comunale di Patti. Sapete bene di cosa si è parlato perché nei giorni scorsi abbiamo documentato la discussione dell'aula consiliare, in modo laico ed esaustivo. Ma i contenuti degli Odg, le riflessioni sui fatti e le proposte, stavolta non ci interessano.

Ebbene in quella sede, in un momento di pausa - una sospensione decretata dal Presidente - il Consigliere Forzano, nel contesto di una discussione con alcuni spettatori, ha puntato il dito contro il sottoscritto, che se ne stava per i fatti suoi a scrivere gli appunti per poi documentare voi tutti sui fatti del Consiglio. Ha puntato il dito contro di me e ha cominciato, dal nulla, una critica spietata e dai toni forti e cattivi nei miei confronti e nei confronti un mio amico e compagno di tante battaglie. Cito esattamente: "U viditi chiuddu? U canusciti cu jè? All'inizio io li avevo aiutati ma poi....iddu e u sò cumpari 'na vota avevuno organizzatu una bella giornata dell'arte. Io ero andato là per dirgli di fare qualche fotografia per pubblicizzare questo evento...e u sà chi ficiuro!? Mi caccianu! Mi hanno cacciato!!"

Parrebbe una cosa banale, se non si trattasse di una menzogna che mi è stata gridata davanti a tutti in un luogo che dovrebbe essere il tempio della saggezza civile, ovvero l'aula consiliare di un comune. In quella sede, sia perché la seduta stava per riprendere e il Presidente stava per fare l'appello, sia perché il sottoscritto non è una persona portata per le liti becere, non ho potuto rispondere. Lo farò adesso, in modo altrettanto pubblico.

Ebbene, i fatti a cui accennava il Forzano sono un po' diversi da come sono stati descritti. Fortunatamente, sono così tanto diversi da potervi togliere il dubbio che ci sia, tra di noi, qualche idiota che pensi di cacciare chi vuol fare delle fotografie o chi consigli di fare delle fotografie di un evento. E allora? Come sono andate le cose?

Due anni fa l'associazione di cui allora facevo parte, Studenti Cittadini del Mondo, aveva organizzato una bellissima e riuscita Giornata dell'Arte nel centro storico pattese. Il Consigliere Forzano si presentò quel giorno alla mia presenza, accompagnato da un suo amico - mi pare un ingegnere, ma non ricordo chi fosse - facendo richieste ben differenti: lui e soprattutto il suo amico per lui, chiedevano di esser coinvolti nella Giornata, volendo essere inclusi nella giuria del concorso fotografico e non solo, poiché, come disse quel suo amico: "con lui - si riferiva al Forzano - l'immagine della giornata assume tutta un'altra importanza". A seguito di questa richiesta, il sottoscritto si è incazzato e ha rifiutato di essere complice di una "comparsata" pubblicitaria del Consigliere. E questo anche perché il Forzano non aveva meriti né nella buona riuscita della Giornata stessa, né nel rapporto con i giovani e le loro esigenze in generale. Non aveva fatto praticamente nulla, nemmeno per informarsi di cosa i giovani di Patti avessero bisogno.

Eppure ce lo ricordiamo il Forzano nella campagna elettorale: "IO STO CON LORO" recitavano i suoi manifesti e i "santini", riferendosi a noi giovani. Ma forse egli aveva dimenticato di scrivere una parte di quello slogan: "IO STO CON LORO....in campagna elettorale".

Bene, noi innanzitutto non lo cacciammo: certo, dopo averlo insultato per bene per difendere il nostro orgoglio di Associazione e di giovani indipendenti e alternativi, lo abbiamo messo in condizione di non sentirsi più in un habitat a lui favorevole. Per cui se ne è andato.

Ma è certo anche che siamo stati tutti concordi nel fatto che le sue richieste quel giorno fossero parecchio fuori luogo. Persino il vice-sindaco Cisco Gullo, che molte volte ha trovato le soluzioni per finanziare le attività delle nostre associazioni - non sappiamo e francamente non ci interessa il perché -, e che dal sottoscritto è continuamente martoriato per il modello antisociale e antipolitico che rappresenta, non ha mai avuto la faccia tosta di presentarsi - lui o chi per lui - a chiedere una cosa del genere! Siamo al paradosso.

Detto ciò, e ripristinata la verità - e sfido il Forzano a contraddirmi finanche dinnanzi alla legge - passiamo al fase della memoria.

Innanzitutto il Consigliere Forzano che dice di averci aiutato all'inizio, è invitato a comunicarci i termini del suo presunto aiuto. In secondo luogo, a lui ho intenzione di ricordare io alcune cose. E così farò.

Sappia il Forzano che fa parte di quella maggioranza consiliare che è di fatto, oltreché per logica, contigua alla giunta Gullo-Venuto. Che ne sia orgoglioso sono fatti suoi, io mi limito a fare delle considerazioni oggettive e storicizzate.

E' vero che questa amministrazione comunale ha fatto delle buone cose che però sono invisibili agli occhi degli elettori e sfuggono alla logica della numerazione dei voti (ma tanto per recuperare ci penserà la macchina Gullo - presente e futuro), ma è pur sempre vero che in questi 9 anni sono mancate troppe cose: la trasparenza, la programmazione, la competenza di alcuni assessori, la strategia amministrativa, quella turistica e in fine, ma non per ultimo, il rispetto per la bellezza.

Non so se il Consigliere Forzano ricorda di far parte della Giunta che, a parere di moltissime persone, e veduti i fatti, ha il peggiore Assessore al turismo della storia! Questa considerazione prende forza semplicemente guardando che non c'è stata nessuna strategia e nessuna cosa davvero fatta bene. Alle volte ci si è solo limitati a contenere il danno.

Allo stesso modo voglio ricordare al suddetto consigliere che questa è la Giunta della decadenza delle frazioni, i particolare quelle balneari: Patti Marina e Mongiove. E' la Giunta che, da quelli che la vantano veramente, è vista così: "bravi sù: ficiuru costruire a tutti!".

E' la Giunta che annovera tra i suoi membri il dottore Gullo e che è, probabilmente, complice di un sistema amorale che impedisce di fare quella "rivoluzione culturale" con cui il Forzano tanto si riempie la bocca.

Aggiungo che la maggioranza consiliare è composta da alcune persone che in questi anni non hanno mai proposto nulla di concreto o, addirittura, nulla in assoluto e il cui contributo alla collettività è molto discutibile. Eppure sono persone che sono lì e muovono preferenze. Come fanno?

Per i giovani non è stato fatto nulla.

Le associazioni sono state favorite è vero, se pur poco, nelle loro iniziative. Ma questo sistema di cose è davvero sbagliato: non si danno solo i soldi, si fa concertazione!

Mai una volta l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Venuto e sostenuta dal "giovane" Forzano, si è presa la briga di convocare associazioni e commercianti per concertare l'organizzazione delle manifestazioni estive, natalizie e carnascialesche.

Qualche volta gli assessori hanno inteso rivolgersi alle associazioni, come se esse, da sole, potessero fare miracoli. Ma così non funziona.

Non volevo toccare questo argomento: però diciamolo... sono dieci anni che il nostro carnevale è in netta decadenza. E nessuna strategia è stata messa a punto per impedire che questa bellissima manifestazione perdesse il suo fascino e anche la sua valenza economica. Nessuna!

Ma lasciamo stare le manifestazioni ludiche e il turismo, che alle volte, per motivi ideologici - lo confesso - non mi appassionano. MI interesserebbe parlare di come questa Giunta sta pensando il futuro di questa città. Di come lo sta pensando anche il Forzano dalla maggioranza consiliare. Cosa si è costruito per i giovani, materialmente e spiritualmente, negli ultimi nove anni?

Innanzitutto, per quanto non sia una competenza del comune, c'è un liceo scientifico che se ne sta andando gentilmente e silenziosamente a fare in culo senza che nessuno dica nulla. Dopo di ché, mi pare che a Patti esistano 3 o 4 centri per anziani e nemmeno uno per i giovani. Ora, non voglio fare insinuazioni: certo è che se tutti i giovani fossero come me...e cioè liberi...difficile sarebbe trarne un voto per simpatia o per una agevolazione fittizia come può essere l'assegnazione di uno spazio per la socializzazione,che è un diritto e non un merito. Giovani liberi purtroppo ce ne saranno sempre di meno se l'unica cosa che si dà loro, con la quale si crede di farli stare bene e al loro posto, è organizzare delle balere per le feste.

Non mi pare, in fine, che i giovani siano incentivati all'imprenditoria: chi si "lancia" nel mondo del lavoro, lo fa rischiando parecchio. Per fortuna se è bravo, riesce. Ma quando parliamo di centro storico - e evito di citare il fallimento del piano di ripristino dello stesso, con architetti palermitani al lavoro per far dire ai pattesi cosa volessero fare nel loro centro storico, senza poi fare null'altro - credo che nessuno abbiamo mai voluto avviare davvero un programma serio per fare quello che era necessario: promuovere incentivi seri per i giovani che vogliano aprire delle attività nel centro storico, ristrutturando e mettendo in sicurezza i palazzi.

E siccome, nonostante sia figlio di commerciante, non amo tanto nemmeno il commercio, credo che nulla si sia fatto per le politiche agricole: non si è garantita la sicurezza ambientale né si sono riuniti gli agricoltori per studiare strategie innovative e per promuovere le specificità antiche e moderne del territorio. Nulla nemmeno per l'artigianato.

Patti "città dei servizi" non è poi una idea così esaltante. Cioè, mi spiego: è meglio una città di carte e burocrati, o è meglio una città di persone che lavorano e producono qualcosa di reale? Ad ogni modo, anche questa prospettiva, che pur non mi affascina, e che è stata la bandiera della "banda Venuto", sta andando a Puttane con le continue voci di chiusura del tribunale, con il liceo scientifico che muore, con l'Università che perde colpi e con dei Consorzi che, fatemelo dire, concretamente non servono a nulla.


Ma adesso non voglio tediarvi ancora e ho solo necessità di fare una chiusura su queste mie "chiacchiere". Si, chiacchiere. Così mi gridò Forzano: "sai fare solo chiacchiere!"


E' vero che tutto quello che si può dire per criticare questa amministrazione comunale sono della parole che non hanno fatto il passo successivo: la messa in pratica. Ma è vero anche che per ascoltare o per comunicare in modo trasparente - in mezzo ai cittadini e non nascondendosi - (ed entrambi sono FATTI) non ci vuole tutta la burocrazia che si può portare agli occhi dell'elettorato come scusa per non aver fatto qualche altra cosa. Per fare concertazione tra le parti sociali non ci sono impedimenti formali o politici. Per progettare un futuro di cultura e lavoro, per conoscere e far conoscere la bellezza come assoluto posto a difesa del senso delle nostre esistenze, non serve essere dei dittatori. Non serve fare cose impossibili. E non c'è legge che impedisce di creare e rigenerare le connessioni sentimentali necessarie tra i cittadini e gli amministratori.

Mi infastidisce persino aver scomodato Gramsci per discutere di quello che state facendo e quello che non state facendo, cari amministratori. Ma, vedete, io penso che la cultura non debba esser il dominio di una élite. Piuttosto deve interpretare la necessità di vivere e intercettare i sentimenti dei cittadini infondendo la conoscenza della storia e della bellezza e permettendo loro di affermarsi ed avere il proprio ruolo (non meccanico) nella società. Per questo motivo io non capisco alcuni vostri esponenti di partito che, nelle iniziative promosse dalle nostre belle associazioni culturali, amano coinvolgere solo alcuni giovani e che ricercano quelli che già hanno una passione o una predisposizione. Non capisco perché agli altri giovani si debbano limitare di dare solo quello che essi percepiscono di volere: e cioè ballare al palatenda. Il loro destino sociale è già scritto, salvo per chi si incentiva da solo. Sono coloro che gioiranno di aver avuto un biglietto gratis per una serata danzante, musicale o teatrale sentendosi realizzati nell'essere divenuti proni alla magnificenza del politicante locale. Asserviti, umiliati nella loro dignità di cittadini uguali, ma felici. Sono coloro che avranno nella forza delle mani l'unica forma di reazione: e non ad una ingiustizia - tipo quando la propria scuola cade a pezzi o il mare dove si fanno belli è inquinato o se gli frana una montagna a dosso - ma di fronte alla bassezza di uno sfregio all'orgoglio personale, sessuale o morale o familiare o a cazzate del genere. Mentre all'orgoglio di essere liberi, beh a quello non ci penseranno. La società gli aveva dato i palatenda. E basta.

Continueremo a generare cittadini che, con la scusa di non poter cambiare il sistema e del sorriso che segue questa affermazione, legheranno la propria vita, il proprio lavoro alla necessità di essere assistiti dai politici: dai loro santi protettori, in una giungla che dovrà penalizzare chi i santi non se li è cercati, perché pensava che tutti fossimo liberi e uguali.

Quindi, caro Forzano e cara Giunta Gullo-Venuto, le chiacchiere non sono nelle 4 "giornate dell'arte", nelle 3 giornate dello studente, nelle manifestazioni tipo "Patti al Centro", nelle battaglie e negli incontri che avevano portato a smuovere dopo 40 anni la questione del Liceo scientifico con il successivo bando di gara per la costruzione della nuova struttura - purtroppo fallito -, nella diffusione del pensiero libero e della cultura (anche musicale, mica Nico dei Gabbiani o Malgioglio!), nella stesura di documenti e nel difficile lavoro per creare la Consulta Giovanile (che ancora non avete voluto istituire). No, non ci sono chiacchiere lì.

Cosa succederà in futuro, cosa sapranno fare di meglio quelli che verranno dopo di voi e chi vi spazzerà via, non ci è dato saperlo. Ma non ci sono chiacchiere nei nostri e nei mie sentimenti.

C'è un cuore, diverso dal vostro.


Sebastian Recupero.

3 commenti:

  1. Troppo lunga, dividila in un paio di puntate che la leggiamo. Così stanca. Mi bruciano gli occhi.

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  2. Ormai la frittata è fatta. :D La prossima volta sarò sintetico.
    In questo caso ho dovuto scrivere di getto tutto quello che mi passava per la testa senza badare né alla forma né alla lunghezza. E questo perché avevo la voglia di raccontare e dire proprio tutto e perché ero un po' incazzato.
    Mi rifarò!:D
    Comunque, grazie davvero a tutti per l'attenzione.
    Sebastian

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